Addio Raimondo Vianello
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Addio Raimondo Vianello
Cologno Monzese (Mi), 16 apr. (Adnkronos/Ign) - Circa tremila persone hanno finora reso omaggio alla camera ardente di Raimondo Vianello aperta negli studi di Mediaset di Cologno Monzese. ll feretro dell'attore è arrivato questa mattina pochi minuti dopo le 10, alle 11 c'è stata l'apertura al pubblico.
incontri
Lo studio 4 di Mediaset è stato trasformato in camera ardente con moltissimi fiori, un grande schermo televisivo su cui scorrono immagini di Vianello e l''Adagio' di Tomaso Albinoni che risuona. Lo studio 4 è lo stesso nel quale l'attore e la moglie Sandra Mondaini hanno registrato per moltissimi anni la loro sit com 'Casa Vianello'. E' la prima volta che una camera ardente viene allestita negli studi di Mediaset ed è anche la prima volta che troupe di altre emittenti televisive entrano negli studi del 'Biscione'.
In dubbio la presenza di Sandra a causa delle sue precarie condizioni di salute, mentre certamente parteciperà domani al funerale previsto in una chiesa vicino all'abitazione della coppia a Milano 2.
Molte le personalità dello spettacolo. Tra questi Piero Chiambretti, di poche parole: "Il silenzio è la cosa migliore in questi casi". Alla camera ardente anche il direttore di 'Chi' Alfonso Signorini che ha definito Vianello "una persona meravigliosa che ci ha accompagnato nella vita. Adesso si starà divertendo a scherzare con il suo amico di sempre Tognazzi". Per Barbara D'Urso, "Sandra e Raimondo rappresentano il sogno di ogni coppia, un vero modello da seguire".
"Ho dei ricordi fantastici di Raimondo a livello personale e professionale. Lui portava allegria, ironia e luce dappertutto. E' una cosa che si sente. E' una persona a cui ho voluto tanto bene e ora penso a Sandra e avrei voglia di abbracciarla fortissimo" è stato il ricordo di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset.
"Le gag con Tognazzi e il lettone matrimoniale con Sandra di 'Casa Vianello' rimangono nella storia dello spettacolo e anche del costume italiano - ha detto Massimo Donelli, direttore di Canale 5 - Sandra che dice 'che barba, che noia' rappresenta una comicità che valeva ieri, che vale oggi e che rimarrà nel tempo. La comicità senza tempo è tipica dei grandi, è la stessa di Charlie Chaplin, una comicità che dura in eterno". Nessuno più di Vianello ''meritava un omaggio come questo. Ha passato una vita intera sul palcoscenico tra cinema, teatro e televisione senza mai uno scandalo, un incidente o una sgarberia. Era un personaggio fantastico", conclude Donelli.
A commemorare l'attore anche Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus. "Ho conosciuto bene Vianello che per anni ha condotto una trasmissione sportiva e devo dire che era un amico e una persona perbene" sono state le parole di Moggi.
Alla camera ardente anche una delegazione dell'Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana. Il comico e presentatore, ricorda Armando Santoro, presidente Provinciale di Milano dell'Unc-Rsi, già volontario nella Legione Autonoma Ettore Muti, "è stato bersagliere combattente volontario della Repubblica Sociale Italiana e non ha mai rinnegato la sua storia e la sua adesione ideale. E' sempre stato un vero patriota e una persona libera e coerente''.
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Lo studio 4 di Mediaset è stato trasformato in camera ardente con moltissimi fiori, un grande schermo televisivo su cui scorrono immagini di Vianello e l''Adagio' di Tomaso Albinoni che risuona. Lo studio 4 è lo stesso nel quale l'attore e la moglie Sandra Mondaini hanno registrato per moltissimi anni la loro sit com 'Casa Vianello'. E' la prima volta che una camera ardente viene allestita negli studi di Mediaset ed è anche la prima volta che troupe di altre emittenti televisive entrano negli studi del 'Biscione'.
In dubbio la presenza di Sandra a causa delle sue precarie condizioni di salute, mentre certamente parteciperà domani al funerale previsto in una chiesa vicino all'abitazione della coppia a Milano 2.
Molte le personalità dello spettacolo. Tra questi Piero Chiambretti, di poche parole: "Il silenzio è la cosa migliore in questi casi". Alla camera ardente anche il direttore di 'Chi' Alfonso Signorini che ha definito Vianello "una persona meravigliosa che ci ha accompagnato nella vita. Adesso si starà divertendo a scherzare con il suo amico di sempre Tognazzi". Per Barbara D'Urso, "Sandra e Raimondo rappresentano il sogno di ogni coppia, un vero modello da seguire".
"Ho dei ricordi fantastici di Raimondo a livello personale e professionale. Lui portava allegria, ironia e luce dappertutto. E' una cosa che si sente. E' una persona a cui ho voluto tanto bene e ora penso a Sandra e avrei voglia di abbracciarla fortissimo" è stato il ricordo di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset.
"Le gag con Tognazzi e il lettone matrimoniale con Sandra di 'Casa Vianello' rimangono nella storia dello spettacolo e anche del costume italiano - ha detto Massimo Donelli, direttore di Canale 5 - Sandra che dice 'che barba, che noia' rappresenta una comicità che valeva ieri, che vale oggi e che rimarrà nel tempo. La comicità senza tempo è tipica dei grandi, è la stessa di Charlie Chaplin, una comicità che dura in eterno". Nessuno più di Vianello ''meritava un omaggio come questo. Ha passato una vita intera sul palcoscenico tra cinema, teatro e televisione senza mai uno scandalo, un incidente o una sgarberia. Era un personaggio fantastico", conclude Donelli.
A commemorare l'attore anche Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus. "Ho conosciuto bene Vianello che per anni ha condotto una trasmissione sportiva e devo dire che era un amico e una persona perbene" sono state le parole di Moggi.
Alla camera ardente anche una delegazione dell'Unione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana. Il comico e presentatore, ricorda Armando Santoro, presidente Provinciale di Milano dell'Unc-Rsi, già volontario nella Legione Autonoma Ettore Muti, "è stato bersagliere combattente volontario della Repubblica Sociale Italiana e non ha mai rinnegato la sua storia e la sua adesione ideale. E' sempre stato un vero patriota e una persona libera e coerente''.
Roma, 7 maggio 1922 – Milano, 15 aprile 2010
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